Emilio Vedova (1919-2006) è stato un pittore italiano, tra i più rappresentativi esponenti dell’Informale italiano. Nato a Venezia, ha iniziato la sua carriera artistica nel secondo dopoguerra, partecipando alle mostre della Scuola di San Frediano e della Galleria del Naviglio a Milano. Nel 1949 ha esposto per la prima volta alla Biennale di Venezia, e nel 1952 ha partecipato alla mostra “Nove pittori italiani” alla Galleria d’Arte Moderna di New York.

Vedova è stato noto per il suo stile pittorico caratterizzato da una forte espressività, con un uso intensivo di colori e forme geometriche. Le sue opere, spesso grandi formati, esprimono una forte tensione emotiva attraverso una combinazione di elementi astratti e figurativi. Ha utilizzato diverse tecniche, tra cui la pittura ad olio, la pittura a spatola e la pittura a velature, per creare una sensazione di profondità e movimento.

Nel corso della sua carriera, Vedova ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio internazionale d’arte contemporanea San Fedele a Milano nel 1961 e il Premio del Presidente della Repubblica nel 1980. Nel 2000 ha ricevuto il titolo di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana. Nel 2006, un anno prima della sua morte, ha ricevuto la medaglia d’oro per la pittura del Presidente della Repubblica Italiana.

Oltre alla pittura, Vedova si è dedicato anche alla scultura e alla grafica. Le sue opere sono esposte in musei e gallerie di tutto il mondo, tra cui il Museo di Arte Moderna di Venezia, il Metropolitan Museum of Art di New York e il Centre Pompidou di Parigi.

Emilio Vedova è stato un artista molto importante per l’arte italiana del Novecento, con una forte influenza sulla pittura informale e astratta del dopoguerra. La sua arte è caratterizzata da una forte espressività, con un uso intensivo di colori e forme geometriche. Le sue opere sono esposte in importanti musei e gallerie di tutto il mondo.