Ardengo Soffici (1879-1964) è stato un pittore, scrittore e critico d’arte italiano. È stato uno dei principali esponenti della corrente artistica del Futurismo in Italia e ha lavorato anche come scrittore e critico d’arte. Nato a Rignano sull’Arno, in Toscana, ha iniziato la sua carriera artistica come pittore paesaggista e nel 1906 ha esposto per la prima volta al Salon di Parigi. Nel 1909 ha aderito al Futurismo, movimento artistico fondato da Filippo Tommaso Marinetti, partecipando alle mostre del gruppo e pubblicando scritti sui giornali futuristi. Nella sua arte, Soffici ha cercato di catturare la velocità e la dinamicità del mondo moderno, utilizzando linee spezzate, colori vivaci e forme geometriche. Ha dipinto paesaggi, nature morte e ritratti, ma ha anche realizzato opere di architettura e design. Durante la prima guerra mondiale, ha servito come ufficiale di artiglieria e ha dipinto numerosi quadri della vita al fronte. Dopo la guerra, ha continuato a dipingere e a scrivere, ma ha anche lavorato come critico d’arte e curatore di mostre. Nel 1920 ha fondato la rivista “Valori plastici” in cui ha scritto sull’arte e la cultura. Nel 1923 ha lasciato il futurismo e ha iniziato a dipingere in uno stile più tradizionale. Nel 1936 ha emigrato in Francia dove ha continuato a dipingere e a scrivere fino alla sua morte nel 1964. Soffici è stato una figura importante nella storia dell’arte italiana del XX secolo e ha lasciato una vasta collezione di dipinti e scritti.